DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI

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LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA

Sociologia → nata e affermatasi in Europa trova, negli Stati Uniti d'America, uno dei territori di sviluppo                         più fertili

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Periodo più significativo a partire dai primi anni del Novecento → quando ha iniziato a caratterizzarsi come: ricerca applicata alla soluzione di problemi concreti che insorgono nella società industriale, rendendosi autonoma rispetto alla sociologia europea.

Le problematiche affrontate erano di carattere generale, legate al grande mutamento sociale provocato dall'industrializzazione.                                   ↓

Desideravano comprendere il funzionamento della società in generale, non dare risposta a problematiche particolari

Negli Stati Uniti, lo sviluppo urbano e quello industriale sono imponenti e l'immigrazione è uno dei nodi centrali che le amministrazioni locali e quelle centrali si trovano a dover scegliere. 

A Chicago tra il 1871 e il 1892 viene fondato il dipartimento di sociologia e antropologia culturale. In questo contesto storico nasce la cosiddetta "Scuola di Chicago", ovvero un gruppo di ricercatori del dipartimento di sociologia dell'Università di Chicago, la prima scuola sociologica americana che produrrà un numero rilevante di ricerca d'alto livello. La fama della scuola è dovuta all'originalità con cui essa si dedicò a tematiche che fino ad allora nessuno aveva considerato di rilevanza scientifica. La scuola di Chicago utilizza un approccio ecologico ai problemi sociali, i membri del dipartimento si avvicinavano ai problemi con una sensibilità e una strumentazione concettuale etnografiche ( etnografia=metodologia di ricerca sviluppata dall'antropologia nel novecento). Essi scoprirono che le relazioni sociali e caratteri culturali sono strettamente concessi con l'ambiente nel quale le persone vivono e possono fare discorsi generalizzati e astratti.



WILLIAM THOMAS, FLORIAN ZNANIECKI E IL CONTADINO POLACCO

William Thomas e Florian Znaniecki, nel “Il contadino polacco in Europa e in America”, scritto nel 1920, analizzano il processo attraverso cui la cultura di origine degli immigrati polacchi incide sul modo in cui si inseriscono nella comunità di arrivo. Essi studiarono il fenomeno migratorio indagando soprattutto le sue conseguenze sugli atteggiamenti e sui comportamenti, sui valori e sulle tradizioni di chi vi era coinvolto. Thomas e Znaniecki affermarono che la causa di un fenomeno sociale o individuale è la combinazione di uno e dell'altro. Per gli autori della Scuola di Chicago, i fenomeni sociali possono essere spiegati facendo riferimento alla situazione in cui essi hanno luogo. La situazione viene "definita" dai soggetti, essa è il risultato di un processo graduale tramite cui il soggetto coinvolti nell'interazione costruiscono la propria comprensione dell'interazione stessa e del suo contesto. Profezie che si autodempiono Thomas, inoltre, ha messo in evidenza come ogni definizione porti con sé rilevanti conseguenze sul piano della realtà concreta. Non ha importanza se la convinzione originaria fosse realmente fondata o immaginata, l'importante è che essa finirà per produrre degli effetti concreti. Il teorema di Thomas afferma che se gli uomini definiscono reali situazioni, saranno reali nelle loro conseguenze.


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